Ashley Jennifer - 2004 - il cacciatore di pirati by Ashley Jennifer

autore:Ashley Jennifer [Ashley Jennifer]
La lingua: ita
Format: epub, mobi
Tags: ROSA
pubblicato: 0101-01-01T00:00:00+00:00

«Siete dannatamente curiosa, anche se non lo ammettereste mai.» La baciò prima che lei potesse ribattere. «Giratevi.»

«Cosa?»

«Giratevi. Voglio mostrarvi qualcos’altro.»

Diana lanciò una rapida occhiata alla finestra. Cominciava ad albeggiare. «Non voglio che mi mostriate altro. È giorno ormai.»

«Non ancora.»

«James…»

«Cosa c’è? Siete stanca?»

Diana si passò la lingua sulle labbra gonfie. «Non proprio.»

«Allora giratevi.»

Era furiosa, ma senza più protestare si rigirò prona, fremendo per l’anticipazione.

Spinse da una parte le lenzuola cercando un posto confortevole dove stendersi. Non che importasse: senza preamboli, James le mise le mani sui fianchi e la penetrò con un’unica spinta.

Gli occhi di Diana si spalancarono e un gemito le sfuggì dalle labbra. Se pensava di avere provato piacere prima, adesso capiva esattamente il significato di quella parola. Il pensiero che forse James avrebbe continuato a insegnarle dei giochi d’amore la eccitava in modo incredibile.

Per il momento i pensieri coerenti erano soltanto ombre. James era dentro di lei.

Diana appallottolò un angolo del lenzuolo e se lo infilò in bocca per soffocare le sue grida.

James chiese: «Mi amate ancora, tesoro?»

Diana non seppe mai quale risposta avesse gridato, ma lui parve soddisfatto. Rise in modo sommesso, poi la schiacciò sul materasso, il petto contro la schiena di lei, sussurrando il suo nome e baciandole i capelli.

Molto lentamente Diana ritornò alla realtà. Sentì di nuovo le lenzuola spiegazzate sotto di lei, i cuscini umidi, la brezza dell’alba sulla pelle sudata. James pesava su di lei, ma non le dava fastidio. Al contrario le piaceva in quella posizione: era così forte, così bello che avrebbe voluto stargli appiccicata addosso per il resto della sua vita.

James si spostò, esausto, ma aveva ancora la forza di posarle dei baci leggeri sulla pelle.

«Dormiamo adesso?» sussurrò Diana.

Sentì un soffio sulla schiena, doveva essere una risata sommessa. «Sì, Diana. Vi lascio dormire.»

«Grazie.»

Era già scivolata nel caldo abbraccio del sonno e a malapena sentì la sua risposta:

«Non c’è di che, tesoro mio».

Spesse fette di pane con formaggio di capra, arance, marmellata di frutti di bosco.

Bocconcini di maiale fritti.

Caffè fresco addolcito con zucchero e rum. James si riempì il piatto e divorò tutto, fino all’ultima briciola, sotto il sole che entrava dalla finestra della sala da pranzo.

L’ammiraglio fingeva di essere immerso nella lettura di un giornale vecchio di sei mesi.

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